La valle del Volturno situata al confine con il Lazio e l’Abruzzo ha un’area di 21019 ettari, di cui la maggior parte del territorio è boschivo e il resto, per secoli, è stato coltivato dai contadini e utilizzato per pascoli. La storia di questa meravigliosa valle nasce agli inizi del secolo VII, quando i tre giovani Beneventini Paldo, Taso e Tato convinti dall’abate Tommaso Morienna dell’abazia di FARTA (Rieti) vennero alle sorgenti del Volturno per fondare il monastero. I paesi sono dei veri e proprio paesaggi, quasi tutti furono costruiti su rocce per difendersi dai loro principali nemici “i Saraceni” che in quei tempi assalivano, depravavano e distruggevano comunità intere. Dai monti sovrastanti la Valle si può ammirare la natura ancora incontaminata che appare come un germoglio fiorito in primavera e nei periodi invernali come un presepe candido di neve. Durante la notte le luci dei paesi, di diversi colori illuminano la valle e creano un’atmosfera da fiabe.
Le Mainarde
Le Mainarde, gigantesche montagne dell’Appennino centrale rappresentano per i residenti della valle il segnale di cambio dalla stagione autunnale a quella invernale, le gelide nevi con il sorgere del sole luccicano come a sembrare un presepe natalizio. Caratteristica fondamentale dell’economia dei paesi della valle del Volturno è stata per decenni l’agricoltura e l’artigianato. Il settore dell’agricoltura pur se molto ridimensionato rispetto agli anni settanta continua a dare prodotti genuini che sono il fiore all’occhiello di tutta la comunità. Il settore dell’artigianato negli ultimi decenni ha ampliato la sua attività
produttiva sia sotto l’aspetto quantitativo sia qualitativo. Diverse sono le botteghe artigianali che lavorano l’alluminio, il ferro, il legno, il marmo. Rimane ancora molto consistente la produzione delle carni bovine e ovine, così come quella dei formaggi e latticini in genere, sono presenti diversi frantoi oleari che producono olio extravergine di oliva, fiore all’occhiello di tutta la comunità. Diverse sono le aziende nel settore dell’edilizia, molto importante è stata ed è la presenza dell’Enel con la produzione dell’energia elettrica “Pulita”
In quest’ angolo del Molise,si possono visitare dei meravigliosi paesi che hanno la sua storia quasi tutti legata a l’Abazia di San Vincenzo al Volturno sec. IX. Venendo dall’autostrada Roma Napoli e passando per Venafro il primo centro abitato della valle che s’incontra, è Colli al Volturno; questa una piccola cittadina che molti la chiama “la piccola Parigi”. Il paese nasce nel 988 su precisa richiesta dell’abate Roffredo. L’abate assegna ai contadini una parte del territorio, di dominio del monastero, con i seguenti confini: “Prima pars rivo qui dicitur Clavo, et pergit usque in fluvio Volturno et quomodo ascendit, per fluvium Vulturnum usque ad rivum qui dicitur sancti Petre,et pergit per ipsum rivum usque ad montem qui dicitur Scappoli, et venit usque ad maccia Ioannis Atesaleni,et quomodo vadit directe ad ipsum Clarum, et de alia parte fluvium Vulturne, fine ribo de Valle qui dicitur Cerru, et in flumine Vulturno, et fine via Faranisca , et quomodo pergit in Rav.”